Hosting & Cloud

TTFB: come ridurre i tempi di risposta del server

3 minuti lettura
TTFB: come ridurre i tempi di risposta del server

La velocità di caricamento delle pagine web è un fattore imprescindibile per il successo di un sito. Un caricamento lento non solo potrebbe incrementare il tasso di abbandono, ma quasi certamente si ripercuoterà sulla reputazione del brand e sulla SEO, vale a dire sul posizionamento e sulla visibilità del sito nei motori di ricerca.

Tra i parametri chiave che determinano la velocità di caricamento di una pagina web, il TTFB (Time to First Byte) gioca un ruolo fondamentale. Questo valore rappresenta il tempo che intercorre dal momento in cui un browser effettua una richiesta a un server a quando riceve il primo byte di risposta. In altre parole, si tratta di una metrica importante in quanto indice della velocità di risposta del server.

Fattori che influenzano i tempi di risposta del server

Un TTFB basso è fondamentale per garantire un’esperienza utente ottimale. In generale, si consiglia di mantenere i tempi di risposta del server sotto i 200 millisecondi. Se i tempi di risposta superano i 500 millisecondi, il caricamento del sito web risulterà molto probabilmente lento. Sono diversi i fattori che possono influenzare i tempi di risposta del server, tra cui:

  • Carico del server: alti volumi di richieste simultanee possono sovraccaricare il server, aumentando i tempi di risposta.
  • La configurazione può influenzare le prestazioni: un servizio configurato e ottimizzato per il tipo di applicazione che deve gestire può determinare i tempi di risposta.
  • Il codice di programmazione: l’efficienza del codice del sito web e delle applicazioni in esecuzione è fondamentale affinché il server riesca a elaborare le richieste più rapidamente.
  • Il contenuto del sito web, immagini di grandi dimensioni, video e script possono rallentare il caricamento delle pagine.
  • L’utilizzo di un CDN (content delivery network) può distribuire il carico di lavoro, accelerando la consegna dei contenuti.

Come misurare il TTFB

Per misurare il TTFB del tuo sito web, e individuare eventuali aree di miglioramento, puoi utilizzare uno dei seguenti strumenti:

  1. GTMetrix. Fornisce un report dettagliato sulle velocità di caricamento, includendo il TTFB, e suggerimenti concreti per ottimizzare il sito.
  2. Google Chrome Developer Tools. Si tratta di uno strumento gratuito e integrato nel browser Chrome.
  3. Pingdom. Offre un’analisi completa delle prestazioni del sito, includendo il TTFB, il tempo di caricamento e altri parametri.
  4. WebPageTest. Permette di eseguire test da diverse località geografiche, offrendo una visione completa delle prestazioni del sito web a livello globale.

Come ridurre i tempi di risposta del server?

Esistono diverse strategie che è possibile implementare per ridurre i tempi di risposta del server:

  • Scegliere un hosting affidabile. Ci sbilanciamo nel dire che l’infrastruttura alla base di un sito web incide in maggior percentuale sul TTFB. Le prestazioni del disco vestono, in questo senso, un’importanza primaria nella capacità di risposta.
  • Utilizzare un CDN: un content delivery network, ad esempio Cloudflare,è una rete di server distribuiti in tutto il mondo che memorizza nella cache i contenuti statici del sito web (come immagini, CSS e JavaScript). Questo consente agli utenti di scaricare i contenuti da un server più vicino a loro, riducendo così i tempi di risposta.
  • Ottimizzare il codice: un codice pulito, aggiornato e ottimizzato può solo che migliorare le prestazioni del sito web.
  • Utilizzare la cache: consente di memorizzare i contenuti statici del sito web sul server, in modo che non debbano essere ricaricati ogni volta che un utente visita una pagina. Questo può migliorare significativamente i tempi di risposta.
  • Manutenzione regolare del server: attività quali l’aggiornamento del software e la pulizia del database sono essenziali per garantire prestazioni ottimali.
  • Monitorare le prestazioni del server: attività utile a identificare eventuali problemi e risolverli tempestivamente. Esistono diversi strumenti disponibili per il monitoraggio delle prestazioni del server, ad esempio il servizio Active Monitoring progettato da Shellrent.

Tra hosting web, VPS e server dedicati

Ridurre i tempi di risposta del server è fondamentale per garantire un’esperienza utente positiva e migliorare le prestazioni del sito web.

Per i siti web ad alto traffico, l’hosting potrebbe non bastare per garantirne la stabilità. Per questo motivo, un server dedicato o un VPS possono offrire risorse e prestazioni superiori, riducendo i tempi di risposta e assicurando una maggiore affidabilità e scalabilità per gestire picchi di traffico.

Avatar photo
448 articoli

Note sull'autore
Marketing Assistant - Appassionata di scrittura e amante della comunicazione digitale, in Shellrent supporta le imprese nell’identificazione delle soluzioni ideali in materia di hosting, cloud e infrastrutture IT
Articoli
Articoli correlati
Hosting & Cloud

La differenza tra cloud pubblico e cloud privato

3 minuti lettura
Il cloud computing nel corso dell’ultima decade ha vissuto una crescita dirompente, trasformando il panorama IT in modo radicale. Questa diffusione è dovuta…
Hosting & Cloud

Private cloud: tutto quello che c’è da sapere

8 minuti lettura
Nel corso degli ultimi 15 anni, il cloud computing si è affermato come paradigma tecnologico per la gestione di dati e infrastrutture,…
Hosting & Cloud

Web server: cos'è e in cosa differisce da un server di applicazioni

3 minuti lettura
Ti sei mai chiesto chi e come vengano elaborate le richieste che gli utenti formulano da un browser? Questo processo viene condotto…