Il tempo di caricamento di una pagina web può avere un impatto negativo sul tasso di conversione, sulla visibilità nei motori di ricerca (SEO) e sul volume di traffico. Non è un caso che molta attenzione venga posta al time to first byte per determinare la reattività del server che ospita il sito web.
Se hai notato dei rallentamenti nel tuo sito WordPress è opportuno agire con tempestività. Nelle prossime righe, ci soffermeremo anche sulle principali cause che possono comportare un calo delle prestazioni delle pagine web.
Indice dei contenuti:
Cos’è il TTFB?
Il time to first byte, TTFB, è un indicatore che misura il tempo che intercorre dalla richiesta HTTP del client al primo byte restituito dal server. Come è facile dedurre, minore è il tempo di risposta di un sito WordPress e più sarà veloce e reattivo il server su cui è ospitato il proprio progetto web. Il TTFB è, quindi, un valore misurabile che può essere ricavato valutando alcuni parametri specifici.
Cosa influenza il time to first byte?
Il valore del time to first byte è influenzato da tre azioni chiave: invio di una richiesta dal client al server, elaborazione della richiesta sul server e generazione di una risposta e invio della risposta dal server al client.
Invio di una richiesta al server. La misurazione del TTFB inizia in coincidenza di una richiesta. Il tempo impiegato da un server per riceverla può variare in base al tempo necessario per eseguire una ricerca DNS, alla velocità della rete dell’utente, alla distanza dal server e a eventuali interruzioni della connessione.
Elaborazione e generazione della risposta. Una volta che un server riceve una richiesta, effettuerà poi una risposta. Per ridurre il TTFB, molti siti WordPress ricorrono alla memorizzazione nella cache delle pagine, l’ottimizzazione del codice lato server e il miglioramento delle risorse hardware.
Invio della risposta al client. Quando il server elabora la risposta, deve trasmetterla all’utente. Il TTFB viene determinato nel momento in cui il client inizia a ricevere la risposta, ovvero quando viene recapitato il primo byte. Il tempo di trasmissione di una richiesta e di una risposta può rappresentare quasi il 40% del valore del TTFB.
Sito WordPress lento: quali sono i segnali?
Se noti una anomala diminuzione del traffico, il suggerimento è quello di procedere con la verifica del tempo di caricamento del tuo sito WordPress. Per farlo, ti basterà inserire il tuo URL su Page Speed Insights di Google, strumento gratuito che offre un’analisi sulle performance. In alternativa, esistono altri tool online per testare la velocità del proprio sito web.
Il tempo di caricamento ideale si aggira attorno ai 3 secondi. Questa è la soglia che Google considera ottimale sia per un sito web aziendale, sia per un e-commerce. Infatti, se il tuo progetto impiega un tempo maggiore, il visitatore non solo potrebbe lasciare il tuo sito ma, molto probabilmente, deciderà di rivolgersi alla concorrenza.
Cosa incide sulla velocità di un sito WordPress
Le ragioni alla base di un calo delle performance del tuo sito WordPress possono essere diverse. Questo aspetto ha delle ripercussioni anche sulla SEO e, proprio per questo motivo, è importante individuare nel più breve tempo possibile la causa del rallentamento.
Il web hosting
Il web hosting incide notevolmente sulle prestazioni dei progetti web. Questo è il motivo per cui è importante scegliere con attenzione il servizio, optando per il piano hosting più adatto alle tue esigenze (anche di budget) senza però rinunciare a performance e sicurezza.
I plugin e temi
Versioni di plugin obsolete possono influire negativamente sulla velocità di caricamento delle pagine: ecco perché è importante l’attività di aggiornamento.
Altro consiglio è quello di snellire quanto più le installazioni. Ciò significa non intasare il proprio sito WordPress con un numero eccessivo di plugin e selezionare solamente quelli utili.
Un tema non è altro che una raccolta di risorse che ti aiutano a definire l’interfaccia del tuo sito WordPress. Alcuni di essi, però, sono molto pesanti e possono rallentare le pagine web.
I mancati aggiornamenti
All’interno del nostro blog, ci siamo spesso soffermati sull’importanza di effettuare aggiornamenti in un’ottica di sicurezza. Al contempo, quest’attività risulta essere indispensabile anche per assicurare alle pagine web prestazioni ottimali.
Infatti, spesso il calo delle performance del tuo sito può derivare dal mancato aggiornamento dei plugin, dei temi e della versione PHP. Gli aggiornamenti sono dunque fondamentali se vuoi ottenere un sito veloce e sicuro.
Immagini sovradimensionate e non ottimizzate
Le immagini sono un elemento fondamentale per garantire agli utenti un’esperienza di navigazione di alto livello. Secondo Imagify, questi contenuti possono determinare fino al 50% il tempo di caricamento del sito WordPress. Per evitare rallentamenti, le immagini devono essere ottimizzate in maniera corretta.
Le immagini sovradimensionate e non correttamente ottimizzate creano rallentamenti, ma tramite alcuni accorgimenti puoi rimediare a tale problematica, adeguando tutte le tue immagini alle dimensioni corrette per il web.
Annunci e pop up
Se il tuo sito contiene un numero eccessivo di annunci o di pop-up potresti notare dei rallentamenti nel caricamento delle pagine. Nonostante siano una fonte di guadagno, questi elementi hanno un loro peso sulle prestazioni dei siti WordPress.
Come migliorare la velocità di un sito web
Un sito WordPress o un e-commerce WooCommerce devono poter garantire velocità e performance ottimali. Tuttavia, quando aggiungi contenuti alla tua piattaforma, come nuove funzionalità, video, multimedialità, chatbot o recensioni, puoi rischiare di comprometterne le prestazioni, subendo delle penalizzazioni anche per quanto riguarda il posizionamento nella ricerca di Google. Questi alcuni suggerimenti per incrementare la velocità di un sito web.
Comprendere cosa determina la velocità attuale del tuo sito
Prima di pianificare strategie e cambiamenti alle tue pagine, devi fare un passo indietro e avere un quadro completo delle performance del tuo sito. Il primo passo per intervenire sulla velocità del tuo sito è misurare le sue prestazioni. Oltre a tener conto delle metriche tradizionali, ti ricordiamo anche di fare riferimento ai Core Web Vitals di Google, che abbiamo disquisito in questo approfondimento. Queste metriche, infatti, hanno un peso notevole sul posizionamento SEO e sono fondamentali per darti maggiori possibilità di acquisire nuovi clienti e accrescere la visibilità del tuo business.
Monitorare le prestazioni
La parola d’ordine adesso è sorvegliare. La velocità del sito WordPress deve essere controllata con regolarità, soprattutto quando apporti delle modifiche. Verifica il tuo punteggio e ripeti le azioni necessarie all’ottimizzazione dei contenuti, così da garantire sempre risultati ottimali.
Ottimizzare le immagini
Molti dei problemi legati alla velocità di un sito nascondono problematiche tecniche nascoste, ma solitamente uno dei fattori più comuni che causa rallentamenti sono le immagini del tuo sito web. Inizia, quindi, comprimendole e ridimensionandole. Ottimizzando tutti questi file noterai un enorme miglioramento dei tempi di caricamento. Alcuni tool ti aiutano a effettuare queste operazioni in modo automatico su tutte le immagini presenti sul tuo sito. Se gestisci un sito WordPress potresti convertire i contenuti in formato WebP, che garantisce immagini compresse senza rinunciare alla qualità.
Implementare lazy loading
Si tratta di una tecnica che consente di caricare solo gli elementi di una pagina web che sono visibili sullo schermo dell’utente. In questo modo, il browser non deve caricare tutti gli elementi della pagina all’inizio, ma solo quelli che sono necessari. Il lazy loading è particolarmente utile per le pagine web che contengono molte immagini o video, poiché questi elementi possono essere molto pesanti.
Utilizzare un Content Delivery Network
Una CDN è una rete di server distribuiti in tutto il mondo. Quando un utente visita un sito web che utilizza una CDN, è il server più vicino all’utente a passare il contenuto della pagina. Questo riduce la distanza che i dati devono percorrere per raggiungere l’utente, il che può migliorare notevolmente i tempi di caricamento.
In questo senso, Cloudflare è una delle CDN più popolari al mondo.