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Perché e quando le email finiscono in spam

5 minuti lettura
Perché le email finiscono in spam? Ecco i principali motivi

Non è insolito che qualche email finisca nella cartella che raccoglie la posta indesiderata. Il dominio cui è collegata la nostra casella di posta elettronica potrebbe, infatti, avere una impostazione di filtraggio dei messaggi in entrata; anche la mail di un mittente attendibile può essere catalogata dai sistemi come spam.

Ciò potrebbe essere noioso soprattutto nella gestione di campagne di email marketing. Come non finire in spam? Nelle prossime righe, vedremo come rendere più affidabile la delivery dei messaggi di posta, grazie al servizio Mail Protection.

Che cos’è lo spam?

Con il termine spam si intende l’invio, da parte di destinatari non verificati, di messaggi ritenuti non attendibili e quindi catalogati dal sistema come messaggi pubblicitari indesiderati e/o truffaldini non richiesti.

Infatti, lo spam può essere semplicemente di natura commerciale oppure può includere anche link fraudolenti che possono indurre l’utente a cadere nella trappola di malintenzionati.

Viene invece definito “spammer” chi trasmette messaggi di posta indesiderata al solo scopo di inviare, in modo massivo e senza previo consenso, del materiale pubblicitario.

Perché alcune mail ritenute attendibili finiscono nella cartella spam?

Occorre innanzitutto delineare tra due casistiche: la prima, quando la mail viene etichettata come indesiderata dal destinatario; la seconda, quando la mail viene catalogata come spam dal client di posta elettronica.

Mail considerata spam dal destinatario

È possibile, in alcuni casi, che sia il destinatario stesso a ritenere un determinato messaggio di posta elettronica spam, o posta indesiderata.

In sostanza, se il destinatario non vuole ricevere quella comunicazione può decidere di etichettarla come spam e, di conseguenza, dichiarare l’email come messaggio di posta indesiderato.

Con questa azione, i messaggi che giungono dallo stesso mittente verranno probabilmente recapitati in maniera automatica direttamente nella cartella spam, almeno fino a quando il destinatario non lo catalogherà come attendibile.

Mail catalogata come spam dal client di posta elettronica

Spesso, è lo stesso client di posta elettronica a ritenere il messaggio inattendibile. Questo sistema di filtraggio viene predisposto in maniera automatizzata e andrà a recapitare il messaggio direttamente nella cartella di posta indesiderata.

Ovviamente il destinatario potrà accedere in qualsiasi momento alla cartella spam per verificare i messaggi ricevuti ed eventualmente segnalare l’attendibilità delle mail.

Alcuni client definiscono standard rigidi per individuare possibili spam, ritenendo inattendibili anche comunicazioni che magari non lo sono: ecco perché è sempre meglio fare un check regolare della posta indesiderata.

Mail catalogate erroneamente come spam: quali sono i principali motivi?

Come abbiamo anticipato, i client di posta elettronica sono predisposti per bloccare in modo automatico le mail ritenute spam.

Per evitare che tali mail vengano considerate spam, un primo suggerimento è di inserire un oggetto piuttosto chiaro, non scrivere il testo in maiuscolo ed evitare eccessiva punteggiatura. La formattazione è un segnale importante della legittimità del messaggio e anche l’inserimento di alcune parole sospette può comprometterne il corretto recapito. Spesso, infatti, le comunicazioni che includono termini come “gratis”, “guadagno rapido”, “maxi offerta” attivano i filtri antispam.

Inoltre, nel caso di immagini, è sempre meglio redigere un breve testo di accompagnamento perché spesso le email contenenti unicamente file vengono etichettate come spam.

Ad ogni modo, i messaggi di posta elettronica che rischiano più di tutti di andare a finire nelle cartelle destinate allo spam sono quelli relativi ai prodotti farmaceutici, spacciati per essere miracolosi, ai giochi online, come i casinò e persino alle pubblicità che garantiscono guadagni facili e veloci.

Quanto è “spammosa” la tua email?

Vorresti evitare che le tue email finiscano nella casella dello spam dei destinatari? MailPoet e AcyMailing hanno ideato un modo rapido, economico ed efficace per verificare la qualità delle tue comunicazioni e newsletter: Mail-Tester. Si tratta di un tool brevettato e disponibile gratuitamente.

Il tool è molto semplice da utilizzare. Infatti, ti basterà inviare una mmail dalla tua casella di posta all’indirizzo specificato nella home page e chiedere una verifica del tuo punteggio con il pulsante “Poi controlla il tuo punteggio”. In pochi secondi, Mail-Tester ti darà il responso del test.

Ecco la classificazione dei punteggi:

  • 1,2/10: La tua email difficilmente raggiungerà il destinatario.
  • 4,7/10: Sei fortunato se arriva nella inbox del destinatario.
  • 5,9/10: Non male. Forse alcune email potrebbero non arrivare.
  • 8,2/10: Ottimo lavoro. La tua email è quasi perfetta.
  • 9,8/10: Fantastico! Arriverà quasi sicuramente nell’inbox dei destinatari.
  • Perfect Score! Ma l’email potrebbe finire ancora nello spam.

I filtri antispam funzionano in modo diverso, in base alle regole impostate dal provider che fornisce il servizio. Le email che superano il test su Mail-Tester potrebbero non raggiungere correttamente la casella di posta in arrivo del destinatario.

Questo potrebbe anche dipendere dalle preferenze configurate dall’utente stesso. Ad esempio, se il destinatario ha etichettato una tua precedente email come “spam”, è probabile che i messaggi successivi inviati dallo stesso mittente finiscano tra la posta indesiderata.

Dunque, se il punteggio è buono ma la tua email finisce comunque nello spam, considera che la tua email potrebbe incontrare rigidi filtri antispam.

É il caso di Google Yahoo, che nel corso del 2024 hanno implementato regole di sicurezza più severe allo scopo di proteggere gli account Gmail e Yahoo e limitare lo spam, rendendo necessaria l’applicazione dei protocolli DKIM e DMARC.

Come rendere le tue email più affidabili?

Il servizio Mail Protection di Shellrent è studiato appositamente per migliorare il rating di consegna delle email e, di conseguenza, offrire al tuo dominio maggiore autorevolezza anche grazie ai protocolli di autenticazione.

In particolare, tra i vantaggi di Mail Protection:

  • Delivery più affidabile
  • Aumento del rating di consegna
  • Minore rischio di spam

In sostanza, attraverso una configurazione specifica e personalizzata sul tuo dominio, il server del destinatario potrà verificare in modo sicuro l’autenticità del mittente e la legittimità della comunicazione, non marcandola come spam.

IP in blacklist: cosa significa

Quando una mail viene catalogata come spam può capitare che anche l’indirizzo IP venga inserito in una blacklist, ossia una lista nera, associandolo alla fonte di spam.

I sistemi più sofisticati, come ad esempio quelli utilizzati nella gestione della posta elettronica certificata, sono dotati di filtri che aiutano i provider a non ingolfare i client con comunicazioni indesiderate. Per far sì che questo metodo possa funzionare al meglio, oltre all’indirizzo mail da cui giungono i messaggi di spam, vengono inseriti nella blacklist anche gli indirizzi IP da cui provengono, garantendo una maggiore pulizia delle caselle di posta elettronica.

Affidati a un sistema di posta professionale

Shellrent ha implementato delle funzionalità di controllo sulle caselle email degli hosting. Qualora nella posta elettronica venisse impostato un filtro, il cliente intestatario della casella verrà avvisato per accertare la legittimità dell’operazione ed escludere l’inserimento di malware che sono in grado di aggiungere filtri indesiderati con l’obiettivo di sottrarre dati o compromettere le comunicazioni.

Il nostro servizio Hosting Mail, che permette di creare cinque caselle con dominio email personalizzato, viene fornito con protezione antivirus e antispam aggiornati regolarmente per garantire la massima sicurezza della posta elettronica.

La nostra infrastruttura di posta si basa sull’architettura open source del sistema operativo Linux, che consente di godere di ampia autonomia, personalizzazione e agilità.

Per ogni email che “bussa” alla porta dei server operativi nella gestione della posta in entrata vengono eseguiti controlli su più livelli, al fine di permettere l’ingresso alle sole comunicazioni affidabili, evitando che le caselle siano sommerse da mail “spazzatura”. Prima ancora che un’email sia soggetta allo screening del filtro antispam vero e proprio, viene effettuato un controllo su:

  • il dominio dell’email del mittente, per verificare se è registrato e attivo;
  • l’esistenza della casella del destinatario;
  • il reverse DNS dell’IP del server da cui invia il mittente: ogni IP “pulito” ha un proprio reverse (rDNS), ossia un hostname a cui risponde, e se questo non fosse presente, l’IP è probabilmente malevolo.
  • il dominio in blacklist o il server con IP in blacklist: se il mittente inviasse da un server con IP in blacklist, le comunicazioni inviate dallo stesso difficilmente sono affidabili.
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Note sull'autore
Appassionata di comunicazione digitale, in Shellrent scrivo e condivido contenuti tecnici, informativi e novità del mondo IT. Fuori dall'ufficio mi divido tra stadi, montagna e altri angoli del mondo.
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