Il CED (acronimo di Centro Elaborazione Dati), detto anche data center, e il NOC (Network Operation Center) o centro operativo di rete, si differenziano essenzialmente in base al modo in cui vengono utilizzati, in relazione agli obiettivi che le aziende intendono perseguire.
Indice dei contenuti:
Data Center
In linea di massima, il CED, o data center, consiste in un edificio che ospita tutte le apparecchiature indispensabili affinché la rete funzioni e permetta le attività di networking aziendale.
È dotato di tutti i ricambi per le attrezzature, in modo tale che qualsiasi malfunzionamento possa essere ripristinato nel più breve tempo possibile e scongiurare il pericolo di perdita o violazione di dati sensibili.
Inoltre, deve poter contare su una costante alimentazione di energia elettrica, in quanto qualsiasi interruzione può causare pesanti ripercussioni sulla continuità delle operazioni aziendali.
I data center, trovandosi all’interno di strutture dedicate, sono collegati tramite cavi all’infrastruttura di rete e ai computer server per mantenere un servizio ininterrotto. Le utenze possono accedere alle applicazioni host dei data center connettendosi a una rete aziendale tramite LAN, WAN o accesso remoto.
NOC
Il NOC è rappresentato da un team di personale specializzato che, con l’utilizzo di speciali dispositivi hardware e software, tiene sotto controllo il data center per prevenire, o ripristinare in minor tempo possibile, eventuali guasti che possano rallentare o interrompere le attività aziendali.
Si tratta di un luogo deputato alla sicurezza in cui i professionisti IT monitorano server, endpoint e dispositivi di rete per garantire prestazioni adeguate. Ogni organizzazione aziendale progetta il proprio NOC nella misura in cui possa soddisfare le proprie esigenze e quelle dei propri clienti.
I dipartimenti NOC utilizzano un’ampia gamma di strumenti per supportare i loro sistemi operativi AI. Questi includono dispositivi che monitorano e avvisano sul Simple Networking Management Protocol, che è un protocollo utilizzato per la gestione della rete. Utilizzano anche server che raccolgono e analizzano i dati NetFlow, nonché analizzatori che acquisiscono ed elaborano i dati syslog.
In pratica, il centro operativo di rete fornisce l’accesso a più video che permettono un immediato monitoraggio delle apparecchiature in caso di allarme. Più specificatamente, il compito primario della sala di controllo è quello di salvaguardare la funzionalità della rete, intervenendo in caso di interruzioni di corrente, circuiti elettrici usurati o danneggiati o fibre ottiche mal funzionanti.
Il personale NOC utilizza diversi strumenti di monitoraggio anche per attivarsi preventivamente dinnanzi a comportamenti che si discostano da quelli funzionali, come le fluttuazioni nella velocità della rete o i problemi di connettività.
Nell’attimo stesso in cui un dispositivo si mette in allarme, rilevando un problema di rete, il team NOC si attiva immediatamente per ricercare la causa scatenante e decidere l’intervento più efficace per evitare che l’attività aziendale riporti conseguenze negative a causa dell’incidente.
Soprattutto, il personale del NOC deve essere preparato ad affrontare eventuali problemi derivanti da tali inconvenienti in modo da essere in grado di risolverli il più tempestivamente possibile. In casi straordinari, comunque, il team può ritenere necessario appellarsi all’opera di professionisti esterni maggiormente qualificati.
In passato, il NOC era responsabile solo del monitoraggio periodico delle prestazioni e dell’integrità della rete. In seguito, le tendenze in evoluzione del networking hanno diretto il compito dei centri operativi di rete verso operazioni di gestione quotidiana.
Oltretutto, i NOC di oggi, rispetto a quelli di cinque anni fa, agiscono secondo modus operandi diversi, per molteplici ragioni. La recente esperienza della pandemia, ad esempio, ha imposto un rimodellamento del servizio basato su nuove priorità delle operazioni di rete e diretto verso nuove strategie e configurazioni aggiornate.
In particolare, i team NOC hanno dovuto tenere conto, per continuare a esercitare le loro funzioni in modo efficiente, di microservizi e containerizzazione, del progresso che server e IoT hanno perseguito in ambito di virtualizzazioni, nonché della grande evoluzione del cloud.
Le evidenti differenze tra NOC e Data Center
Ecco, di seguito, alcuni punti che differenziano un centro dall’altro:
- Il compito del CED consiste nell’assorbire, archiviare, trasmettere e ritrasmettere dati in rete di cui il NOC, nello svolgimento del suo compito, ignora l’esistenza.
- Il CED deve contenere un vasto numero di dispositivi, più tutti i relativi ricambi, per gestire il funzionamento della rete, mentre il NOC necessita solo di una serie di monitor per tenere sotto controllo l’attività delle apparecchiature.
- La conformazione del data center deve essere progettata secondo modalità standard che ne garantiscano la sicurezza, mentre il NOC può trovarsi in qualsivoglia tipo di ambiente.
- Per finire, in caso di malfunzionamento delle apparecchiature del data center, il NOC ne è responsabile e deve intervenire tempestivamente in modo da tutelare la business continuity.
Nonostante le evidenti differenze elencate, confondere l’uno e l’altro presidio può verificarsi quando i centri operativi di rete sono ubicati all’interno delle stesse strutture che ospitano data center di grosso volume. Peraltro, altra causa di confusione può manifestarsi nel corso di comunicazioni tra membri del team NOC, i quali possono usare facilmente termini intercambiabili tra loro, ma dal significato diverso, generando confusione in situazioni di emergenza.
Il futuro dei NOC e team IT unificati
L’attività attualmente esclusiva dei NOC potrebbe, in futuro, essere accorpata in team che gestiscano le operazioni IT in modo unificato. Tale prospettiva non è poi tanto improbabile visto che, attualmente, diverse aziende nemmeno dispongono dell’ausilio dei centri operativi di rete, mentre altre sono già protese verso una graduale trasformazione dei NOC di cui si avvalgono.
D’altronde, il costante aumento delle richieste di lavoro da remoto da parte delle aziende rende indispensabile la rivisitazione delle VPN in prospettiva di una maggiore virtualizzazione delle stesse. Ciò porterà al passaggio sempre più preponderante a processi automatizzati, nonché all’abbandono della gestione manuale, da parte dei network manager e, inevitabilmente, all’attività di collaborazione inter funzionale per l’implementazione della sicurezza e della visibilità.
Di conseguenza, tali cambiamenti produrranno inevitabilmente reazioni a catena anche in altre aree, e la funzione dei NOC certamente subirà trasformazioni per adattarsi alle sempre nuove strategie aziendali e alla gestione dei relativi diversi livelli di rischio.