Linux costituisce un insieme di sistemi operativi (SO) open source, basati sul kernel Linux. Quest’ultimo è il nucleo centrale stesso del sistema operativo, che si dirama in una serie di varianti (meglio note come “distribuzioni”). In questo approfondimento, esamineremo le 5 distribuzioni più note e utilizzate.
Indice dei contenuti:
Che cos’è una distribuzione Linux?
Linux è uno dei sistemi operativi più popolari e utilizzati, in particolare per la sua natura open source e perché primo rappresentante del software cosiddetto “libero“, distribuito dunque con una licenza che ne consente l’utilizzo da parte di chiunque ed in qualsiasi circostanza. Come lo stesso Linux evidenzia, il free software garantisce la libertà di:
- eseguire il programma per qualsiasi scopo
- studiare il programma e modificarlo
- ridistribuire copie del programma
- migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti
Questo sistema operativo include numerose distribuzioni (o “distro”), ovvero applicazioni sviluppate dalla community che forniscono una serie di strumenti ideali per assicurare facilità di utilizzo e l’ottimizzazione delle risorse di computer, server e cloud.
Le distro si basano sul kernel Linux, ossia la componente essenziale del sistema operativo stesso, e le utilità dei vari pacchetti che costituiscono ciascuna distribuzione.
Distribuzioni Linux: quali sono le più conosciute
Di seguito, parliamo di 5 tra le distribuzioni Linux più diffuse.
Debian
Debian è una distribuzione tra le più celebri e di vecchia data, che offre prestazioni elevate e vanta il supporto di un’ampia comunità di sviluppatori. Il suo codice viene supportato e può essere eseguito da quasi tutte le architetture hardware. Introdotto nel 1993, questa distro è apprezzata dagli utenti per la sua stabilità, affidabilità e per la vasta quantità di pacchetti che mette a disposizione.
Ogni pacchetto viene fornito con una configurazione predefinita e i server verificano che provenga da un manutentore registrato.
Gli sviluppatori Debian, oltre all’espansione della distro, sono coinvolti in progetti Linux, alcuni interni e altri che comprendono una parte o tutta la comunità.
Ubuntu
Una delle distro più popolari è sicuramente Ubuntu, la più utilizzata sul desktop. I punti di forza sono principalmente quattro: facilità d’uso, sicurezza, aggiornamenti frequenti e personalizzazione.
Basata su Debian, la soluzione per server aziendali risponde al nome di Ubuntu Server: ogni suo singolo elemento è programmato per integrarsi alla perfezione sulla macchina ospitante. Questa distro è flessibile, in quanto permette l’autenticazione da qualsiasi sistema Linux, MacOS e Windows.
AlmaLinux
AlmaLinux è una distribuzione venuta alla ribalta come principale alternativa a CentOS a seguito dell’annuncio di Red Hat di interrompere il supporto di quest’ultimo. Lanciata nel 2021, è supportata da CloudLinux e mira a fornire una piattaforma stabile e affidabile per server e ambienti enterprise, mantenendo la piena compatibilità binaria con Red Hat Enterprise Linux (RHEL).
Questa distribuzione Linux è particolarmente apprezzata dalle aziende che cercano un sistema robusto per gestire ambienti IT, senza i costi di licenza associati a RHEL.
Arch Linux
Arch Linux è tra le distribuzioni Linux più utilizzate, poiché rappresenta una distro estremamente stabile e leggera. La compatibilità con altri ambienti è pressoché totale e include già dei pacchetti utili per le attività comuni.
Tra i suoi punti di forza figura la personalizzazione, lasciando agli utenti piena libertà di manovra sulla configurazione, dai programmi installati all’interfaccia grafica da usare. Arch Linux adotta un modello di rilascio “veloce” (rolling-release in inglese), secondo cui il software viene sempre aggiornato all’ultima versione disponibile.
Attualmente offre numerosi pacchetti, anche aggiuntivi, ottimizzati per l’architettura x86-64, integrabili con ulteriori risorse da un repository gestito da una comunità in costante crescita, sia in termini di dimensioni che di qualità.
Fedora
Da un punto di vista tecnico Fedora è un repository particolarmente aggiornato e molto apprezzato da chi vuole approcciarsi a Linux. Rilasciata nel 2003, questa distro è sponsorizzata da Red Hat.
Con Fedora è molto semplice completare l’installazione, sfruttando la flessibilità dei vari pacchetti si potrà beneficiare sempre di nuove risorse. La flessibilità, il supporto software e hardware sono di primissimo livello. In fatto di sicurezza, Fedora risulta essere anche uno dei principali promotori di SELinux, che sta per Security-Enhanced Linux; si tratta di una funzionalità che prevede diverse politiche di sicurezza, che risultano mancare nella maggior parte delle distribuzioni Linux.
Linux: il sistema operativo ideale per l’hosting cloud
Come accennato inizialmente, chi si rivolge a Linux ha, nella maggior parte dei casi, in progetto la gestione di un server virtuale. Riconoscendo questa tendenza, Shellrent offre una gamma di soluzioni VPS flessibili, pensate per garantire risorse dedicate e un’architettura altamente scalabile.
Tutte le soluzioni possono essere utilizzate, a scelta, con le distribuzioni Linux Debian, AlmaLinux e Ubuntu. In assenza di requisiti tecnici particolari, la scelta può basarsi semplicemente sulla familiarità o la preferenza personale dell’utente per una determinata distribuzione.