L’introduzione della VPN negli anni ’90 è stata appannaggio solamente di una nicchia di aziende, solitamente di grandi dimensioni. Nel corso degli ultimi 10 anni, in concomitanza con l’avanzare delle criticità legate alla cybersecurity, è diventato uno strumento sempre più popolare e indispensabile per garantire uno standard di sicurezza elevato.
Non a caso, nel 2021 l’Italia ha registrato un aumento del 175,2% nell’utilizzo delle VPN. Le alternative sul mercato non mancano, anzi hanno subìto un’accelerazione. Ma andiamo per gradi.
Indice dei contenuti:
Cos’è una VPN?
VPN è la sigla delle parole inglesi Virtual Private Network, cioè una rete privata virtuale. Serve per collegare un device ad una rete sicura, anonima e invisibile, grazie ad un sistema chiamato tunneling. In questo modo è possibile salvaguardare i propri dati sensibili dai malintenzionati e nascondere il proprio indirizzo IP quando ci si collega alla rete. In passato questa tecnica veniva usata solamente da grosse aziende o dai governi per proteggersi dagli attacchi informatici mentre negli ultimi anni è diventata di facile utilizzo per chiunque. Con una connessione normale, i dati sono vulnerabili e visibili a tutti, con la tecnica del tunneling, invece, viene creato proprio un tunnel, come se la connessione e il flusso dei dati fossero in una galleria privata e preferenziale tra un nodo (es. un computer) e un server.
Esistono vari livelli di sicurezza che hanno portato alle VPN che si usano ai giorni d’oggi. Una delle prime, nonché la più rapida, è la Trusted VPN, che garantisce la sicurezza dei propri i dati e protegge dagli accessi non autorizzati. Questo tipo di VPN predilige comunque la velocità alla sicurezza ed è il fornitore del servizio a decidere come ottimizzare i dati.
La Trusted VPN non usufruisce della tecnologia tunneling e per questo motivo è stata creata la Secure VPN, che crea quel tunnel rendendo la rete sicura e privata. Lo svantaggio della Secure VPN, però, è proprio che a discapito della sicurezza si perde la rapidità di gestione dei dati tipica della Trusted VPN. La più utilizzata, quindi, è una via di mezzo. Una VPN ibrida, ossia la Hybrid VPN, che permette di avere la velocità della Trusted VPN e la sicurezza della Secure VPN.
In parole semplici, una rete VPN permette di navigare in qualunque device usando una rete privata, sicura e criptata. Indipendentemente dal vostro fornitore internet, una connessione VPN – solitamente tramite un abbonamento – offre un servizio di sicurezza e privacy maggiore rispetto a quello offerto dal provider stesso. Esistono anche delle VPN gratuite ma non garantiscono una reale protezione dei dati e anche la quantità dei dati di traffico potrebbe essere limitata.
Come funziona una VPN
Bisogna precisare una cosa: anche una connessione senza VPN è una connessione abbastanza sicura. La “s” di “https” sta per “secure”, e il lucchetto che appare in tutti i browser all’inizio di un indirizzo web indica il fatto che la connessione sia sicura e crittografata. Quando usiamo una VPN, facciamo in modo che il nostro indirizzo IP venga nascosto e, che al suo posto, venga utilizzato un altro IP – non rintracciabile – che fa riferimento direttamente al server della VPN. In questo modo il nostro fornitore di internet non potrà vedere quello che facciamo mentre navighiamo ma sarà la nostra VPN a saperlo.
Sebbene le VPN con abbonamento siano serie e garantiscano di trattare i nostri dati in modo etico, nel lato pratico stiamo solamente spostando la fiducia dal nostro provider alla VPN. Questo è uno dei temi più dibattuti tra i pro e i contrari all’utilizzo di queste reti private: anche se una VPN ti rende invisibile e promette la massima privacy, chi ci garantisce davvero che questa privacy sia davvero rispettata? Senza dubbio, le reti VPN sono comunque delle reti sicure. Sta al consumatore decidere se dare la propria fiducia e i propri dati all’ISP o alla rete VPN.
Quando conviene usare una VPN
Chi si collega sempre alla propria rete domestica e non fa grande uso di internet per home banking o transazioni delicate, potrebbe non avere bisogno di una rete VPN. Può essere necessaria, invece, quando ci si collega a delle reti che non conosciamo bene, come i Wi-Fi pubblici o di un hotel. In quei casi siamo particolarmente vulnerabili e una rete VPN potrebbe essere davvero utile per proteggerci da un attacco.
Ci sono anche altri due motivi che hanno reso popolari le VPN negli ultimi anni: ti permettono di bloccare le pubblicità e di fingerti in un altro luogo del mondo. Le VPN, infatti, hanno server sparsi in tutto il globo ed è possibile collegarsi in vari stati diversi. Far credere al proprio device di trovarsi in uno stato diverso può offrire svariati vantaggi dal punto di vista ludico.
Secondo i dati raccolti da VPNwelt, quasi il 50% degli utenti utilizza VPN per avere una migliore esperienza di intrattenimento e guardare i contenuti preferiti senza alcuna restrizione.
Il catalogo Netflix, per esempio, si adatterebbe automaticamente al server dove pensa di essere collegato: se si vuole vedere una serie televisiva americana che non è presente nel catalogo italiano, con questa tecnica è possibile vederla. Lo stesso discorso vale per altre piattaforme di streaming, incluse quelle sportive o in generale per vedere video o contenuti “non disponibili nel tuo paese”. L’utilizzo di una VPN resta, senza dubbio, un’ottima scelta in campo aziendale e governativo dove sono necessarie forme elevate di sicurezza.
È legale usare una VPN?
Rendere invisibili le proprie attività online e mascherare il proprio indirizzo IP sono i punti focali delle VPN, che inneggiano a queste caratteristiche in nome della sicurezza e della privacy.
D’altro canto, anche una persona malintenzionata può usare una VPN e rendere invisibili le proprie attività. Quindi, anche se in Italia è perfettamente legale usare una VPN, potrebbe non essere legale l’uso che se ne fa.
In casi particolari, nonostante le reti VPN garantiscano l’anonimato e la massima privacy, possono essere costrette a consegnare i dati ai governi se si verificano degli illeciti. Questo ci ricorda che per quanto si diventi invisibili con questi tipi di rete, le nostre informazioni sono comunque in possesso della VPN, seppur seria e sicura.
Quale VPN scegliere?
Prima di tutto bisogna fare nuovamente la distinzione tra utente privato e azienda. Nel caso dell’azienda è altamente consigliabile l’utilizzo di una VPN e deve essere scelta con molta attenzione, magari con l’aiuto di un esperto in base alle esigenze aziendali. Il privato può decidere se affidarsi ad una VPN gratuita oppure ad una a pagamento, ricordandosi che nel primo caso non avrebbe una vera garanzia di sicurezza.
Come già visto in precedenza, collegarsi ad una rete VPN con abbonamento offre un servizio di qualità maggiore e il livello di anonimato è garantito con la fiducia che diamo alla VPN. L’ideale è probabilmente una rete VPN con un sistema ibrido e una grande quantità di server sparsi nel mondo.
NordVPN, ExpressVPN e Surfshark rappresentano tre delle soluzioni più utilizzate.
Bisogna ricordarsi anche che qualunque VPN si scelga, anche se gratis o in abbonamento, le reti VPN soffrono di una leggera latenza e che la velocità di navigazione potrebbe non essere la stessa di una navigazione classica. Ovviamente con le moderne VPN si tratta di una differenza di poco conto che non interferisce quasi in nessun modo nell’uso quotidiano e privato che si fa di internet.