C’è una piccola realtà insulare che potrebbe incassare fino 30 milioni di euro, circa il 10% del suo prodotto interno lordo, da un asset inaspettato: l’estensione di dominio .ai.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale ha innescato il forte interesse di startup e aziende tecnologiche per l’estensione .ai. La peculiarità del caso è che non si tratta di una estensione generica, ma quanto di una ccTLD (country code top-level domain) assegnata all’isola di Anguilla, piccolo territorio britannico incastonato nel Mar dei Caraibi.
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Anguilla e l’estensione di dominio .AI
Di certo, nel 1995, anno dell’assegnazione dell’estensione .ai ad Anguilla, era piuttosto difficile prevedere che questo dominio sarebbe diventato l’acronimo di un’innovazione tecnologica dirompente. E, nonostante le sue piccole dimensioni e la popolazione (solo 91 km² e poco meno di 16.000 abitanti), negli ultimi anni l’isola caraibica è stata calata nel settore IT in virtù della sua ccTLD.
Nel 2022, il Paese ha visto entrate pari a 7,4 milioni di dollari dalle registrazioni del suo ccTLD (i domini che identificano uno specifico paese) e la situazione ha avuto una rapida accelerazione a seguito della comparsa di ChatGPT. Vince Cate, uno sviluppatore che gestisce il dominio per conto del territorio, ha riferito a Bloomberg che il numero totale di registrazioni del dominio .ai è quasi raddoppiato nell’ultimo anno, per un totale di 287.432.
Alla corsa all’estensione .ai hanno partecipato numerose startup e aziende tecnologiche, come Character.ai e OpenAI, e non si è sottratto nemmeno Elon Musk, che ha registrato il dominio con estensione .ai per un progetto di “X”, ancora in fase embrionale, sull’intelligenza artificiale.
L’estensione .AI e la SEO
Trattandosi di una ccTLD, registrare il dominio .ai quali conseguenze potrebbe avere sulla SEO?
É Gary Illyes, Google Webmaster Trends Analyst, a dare una risposta: “A partire da giugno 2023, Google tratta l’estensione .ai come un gTLD. Quindi, può essere utilizzato indistintamente dalle aziende per il proprio business online“.
Anguilla sulla scia di Tuvalu per la sua estensione di dominio
Quello di Anguilla non è l’unico paese che ha tratto fortune dalla sua estensione di dominio. Un altro stato insulare, Tuvalu, situato nell’Oceano Pacifico e caratterizzato da una popolazione di 11.000 abitanti, ha sfruttato in modo fruttuoso il proprio ccTLD, ossia il dominio di primo livello .tv.
L’acronimo “TV”, come ben si potrà immaginare, è globalmente riconosciuto, rappresentando l’abbreviazione di “televisione”. Nel 1996, Tuvalu ha stretto una partnership strategica con la società statunitense DotTV con l’obiettivo condiviso di promuovere l’estensione di dominio .tv. Grazie a questa collaborazione, Tuvalu ha conseguito risultati notevoli, tradotti in profitti significativi derivanti dalle registrazioni di domini .tv.