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La differenza tra cloud pubblico e cloud privato

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La differenza tra cloud pubblico e cloud privato

Il cloud computing nel corso dell’ultima decade ha vissuto una crescita dirompente, trasformando il panorama IT in modo radicale. Questa diffusione è dovuta a una serie di vantaggi tangibili, tra cui la sua scalabilità e flessibilità.

Si possono individuare quattro tipologie di cloud: pubblico, privato, ibrido e multi-cloud. In questo approfondimento prenderemo in considerazione le prime due che, pur fornendo entrambe accesso a risorse di calcolo condivise, sottendono differenze sostanziali nel modo in cui queste vengono distribuite e utilizzate.

Quali sono, dunque, le principali differenze tra cloud pubblico e cloud privato?

Cosa si intende per cloud pubblico?

Si tratta di un modello di servizio basato sul cloud in cui le risorse fornite da un provider (spazio di archiviazione, RAM, potenza di calcolo, ecc.) vengono rese disponibili ad aziende e privati attraverso Internet. Questi servizi possono essere gratuiti o a pagamento, solitamente su base pay-per-use.

Vantaggi e svantaggi del cloud pubblico

Il vantaggio più evidente del cloud pubblico è l’ampia scalabilità: permette di aumentare o diminuire rapidamente le risorse in base alle esigenze. L’infrastruttura è condivisa, ovverossia lo stesso hardware (fisico o virtualizzato) serve più clienti in contemporanea, conservando qualche grado di autonomia nell’assegnazione delle risorse.

Ciò si traduce in un abbattimento dei costi che rende il cloud pubblico una soluzione più economica rispetto a un servizio dedicato. Il cloud pubblico garantisce inoltre la massima accessibilità, essendo operabile da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, il che facilita il lavoro remoto e la collaborazione a distanza. Infine, tutte le operazioni di aggiornamento e manutenzione dell’infrastruttura, sia hardware che software, sono responsabilità esclusiva del fornitore del servizio.

Il cloud pubblico presenta anche alcuni svantaggi:

  1. Sicurezza e privacy: poiché le risorse dell’host vengono condivise, vi sono maggiori preoccupazioni in relazione alla sicurezza e alla protezione dei dati sensibili.
  2. Controllo: il cloud pubblico presuppone un controllo limitato sull’infrastruttura, in quanto tutto è gestito dal fornitore del servizio.
  3. Prestazioni: le performance di un servizio ospitato in un cloud pubblico possono variare in base alla richiesta di utilizzo di risorse, influenzando la disponibilità e la velocità dei servizi.

Cosa si intende per private cloud?

Un private cloud è un ambiente virtuale ad uso esclusivo: le risorse sono interamente dedicate al titolare dell’architettura e non vengono condivise con nessun altro. Questo modello permette livelli di controllo e personalizzazione più elevati rispetto al cloud pubblico, ma comporta spesso costi maggiori.

Tra le tipologie più note di cloud privato troviamo:

  • l’on-premise, ossia il cloud gestito internamente dall’azienda in un data center di proprietà;
  • l’ospitato, fornito da un provider terzo ma ad uso esclusivo del cliente.

Vantaggi e svantaggi del cloud privato

In quanto ambiente dedicato, il cloud privato abilita policy di sicurezza rigorose e il monitoraggio continuo di dati e accessi. Questa soluzione è spesso scelta da chi esige un controllo completo sull’infrastruttura, permettendo di gestire ogni aspetto della stessa. È un tipo di servizio che offre performance, affidabilità e costanza nettamente superiori rispetto a un ambiente condiviso.

C’è però un rovescio della medaglia, come sempre capita.

  1. Scalabilità ridotta: il cloud privato non offre la stessa flessibilità del cloud pubblico nel variare rapidamente le risorse in base alle necessità.
  2. Maggior complessità: una simile soluzione richiede competenze specialistiche per la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura. Un eventuale provider non sarà responsabile delle macchine virtuali operate dal cliente.
  3. Costi elevati, soprattutto se on-premise: scegliendo di acquistare e gestire l’hardware in proprio, senza cioè appoggiarsi a un cloud provider, si va inevitabilmente incontro a costi molto elevati. Ma anche scegliendo un fornitore esterno si noterà che la tariffa è ben più alta di quella del public cloud.

Per saperne di più, puoi leggere il nostro approfondimento: Private cloud: tutto quello che c’è da sapere.

In conclusione

La scelta tra cloud pubblico e cloud privato dipende da una varietà di fattori, tra cui il livello di sicurezza desiderato, il budget disponibile, le competenze tecniche possedute e le performance richieste. Mentre il cloud pubblico offre una soluzione economica e scalabile, il cloud privato garantisce una maggior sicurezza e il pieno controllo dell’infrastruttura IT. In definitiva, occorre valutare attentamente le proprie esigenze per scegliere l’approccio al cloud computing più adatto.

E in Shellrent?

Offriamo entrambe le soluzioni, naturalmente.

I Cloud VPS sono macchine virtuali altamente customizzabili, del tutto paragonabili a quelle che si potrebbero richiedere a un cloud pubblico. A essere condivisa è però soltanto la potenza di calcolo dell’hardware sottostante, mentre RAM e storage sono dedicati.


I Private Cloud Shellrent consentono il godimento di tutti i plus descritti sopra, minimizzando gli svantaggi. In particolare, i nostri prezzi sono imbattibili – confrontaci con qualsiasi competitor – e il nostro team di sistemisti esperti è sempre a disposizione per supportarti nella gestione dell’infrastruttura.

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Appassionata di comunicazione digitale, in Shellrent scrivo e condivido contenuti tecnici, informativi e novità del mondo IT. Fuori dall'ufficio mi divido tra stadi, montagna e altri angoli del mondo.
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