Oggigiorno, la disponibilità continua di siti web e servizi online è diventata una necessità imprescindibile. In questo scenario, uptime e downtime assumono un ruolo fondamentale per valutare la qualità e l’affidabilità di un servizio.
Monitorare e mantenere altri livelli di uptime è importante per diverse ragioni, uno dei più rilevanti fa riferimento alla disponibilità di un servizio: per generare lead e conversioni, un sito web deve essere online e raggiungibile. Nelle prossime righe, approfondiremo più nel dettaglio i due parametri.
Indice dei contenuti:
Cosa sono l’uptime e il downtime?
L’uptime rappresenta la percentuale di tempo in cui un servizio è attivo e funzionante. In parole semplici, indica quanto tempo un sito web o un’applicazione è accessibile online. Un valore di uptime elevato, ad esempio il 99,9%, indica che il servizio è disponibile per la maggior parte del tempo, con un’interruzione massima di soli pochi minuti al mese.
Il downtime, al contrario, rappresenta il periodo in cui un servizio è inaccessibile o non completamente funzionante. Può essere causato da diversi fattori, come problemi tecnici, manutenzione programmata o addirittura attacchi informatici. Durante il downtime, gli utenti non riescono ad accedere al sito web o all’applicazione, con conseguenti disagi e potenziali perdite economiche, soprattutto per le aziende che dipendono dal web per le loro vendite o il loro servizio clienti.
Come affrontare un downtime programmato
I downtime programmati sono una parte necessaria nell’attività di un hosting provider perché riguardano tutte quelle attività di aggiornamento e manutenzione dell’infrastruttura. Un web host che regolarmente fa manutenzione sui server riduce l’incidenza di vulnerabilità della sicurezza, incrementa la performance e migliora l’esperienza del cliente.
Per gestire al meglio un downtime programmato è utile effettuare una comunicazione proattiva ai clienti interessati per avvisare dell’operazione in modo che anche il cliente possa organizzare il suo lavoro.
Dare una giusta comunicazione dell’attività programmata permette di:
- Spiegare ai clienti i benefici che si possono ottenere grazie alla manutenzione
- Ridurre i ticket di assistenza e la confusione dei clienti
- Collaborare con i clienti che possono gestire al meglio la loro attività, avvisando se necessario i loro collaboratori
- Creare un miglior legame tra te e i clienti che si sentiranno coinvolti nei vari progetti
Come affrontare un downtime imprevisto
I downtime non programmati o imprevisti sono ovviamente più difficili da gestire, a partire dall’individuazione delle cause che possono essere molteplici come improvvisi incrementi di traffico, tentativi di intrusione da parte dei pirati informatici, software obsoleti che portano a vulnerabilità, attacchi DDoS, spam o guasti hardware.
Anche durante un downtime imprevisto è fondamentale tenere i clienti aggiornati sulla situazione tramite ticket di assistenza, social network o altri canali aziendali scelti.
Come prevenire un downtime?
Non ci sono regole scritte per evitare un downtime: un imprevisto può sempre capitare. Ci sono però degli accorgimenti che possono essere osservati per diminuire le probabilità di downtime e assicurare ai clienti un sistema sicuro e correttamente funzionante. In particolare:
- Assicurarsi che i software siano sempre aggiornati all’ultima versione
- Configurare un firewall e limitare l’accesso a porte dove sono in ascolto servizi critici
- Garantire i servizi richiesti dagli utenti
- In caso di condivisione di account, verificare la sicurezza degli utenti
- Proteggere le directory con permesso di scrittura
- Monitorare le risorse dei server e dei singoli servizi attivando, ad esempio, notifiche automatiche che informano di carichi elevati o picchi
- Registrare tutte le informazioni sui servizi critici, impostando notifiche per determinati eventi
- Mantenersi aggiornati su nuove vulnerabilità dei servizi in uso
- Effettuare in automatico scansioni antivirus e controlli sui vari servizi
Con la prevenzione e un’accurata preparazione, è possibile evitare downtime che vanno a minare la sicurezza dei servizi e a causare molteplici problemi sia ai siti internet sia ai loro visitatori.