La maggior parte dei motori di ricerca, incluso il colosso Google, non utilizza più la meta description come fattore di ranking diretto. Tuttavia, ciò non significa che non serva prendersene cura: questo perché le descrizioni compaiono sulla SERP e possono influire sulle percentuali di clic organiche degli utenti.
Indice dei contenuti:
Cos’è la meta description?
Con Meta Description (MD) si identifica un tag HTML oppure un attributo di lunghezza limitata che ha lo scopo di fornire, a chi effettua una ricerca, un’anteprima molto sintetica del contenuto della pagina web di riferimento.
I motori di ricerca, Google in primis, utilizzano le meta description per generare gli snippet usualmente mostrati sulla SERP.
Perché la meta description è importante?
Sebbene Google non prenda sempre in considerazione la tua MD, sostituendola con uno snippet di contenuto del testo, elaborare una meta description di qualità permette di:
- incrementare il click-through rate (CTR). Una MD può incidere sull’aumento del traffico verso le pagine web posizionate sui motori di ricerca. L’utente, leggendo la meta description, può convincersi che all’interno della pagina troverà ciò che cerca.
- Ottenere un posizionamento migliore sui motori di ricerca. Google stesso spiega come le MD siano una componente essenziale per posizionare al meglio il proprio sito web sulla SERP e utilizza il CTR per capire se il tuo contenuto è di valore. Più il numero di clic è elevato, più Google ti premierà con un miglior posizionamento e sosterrà in modo significativo la visibilità del tuo sito web.
Inoltre, anche Facebook, LinkedIn e Twitter riprendono la meta description una volta che la pagina viene condivisa sui relativi social. Pertanto, in mancanza di meta tag, solitamente viene mostrato un frammento del testo iniziale, con il rischio che quest’ultimo non riesca a convincere l’utente a visitare la pagina.
SEO e meta description: quale rapporto?
I motori di ricerca, per loro stessa ammissione, non assegnano alcun vantaggio SEO diretto, ovvero non considerano la meta description come fattore di ranking. Questo perché la MD era puntualmente oggetto di keyword stuffing.
Per Google, infatti, questo meta tag deve essere utilizzato puramente per scopi informativi: occorre fornire un’idea generale sul tema trattato, come se fosse una presentazione, per convincere l’utente che la pagina corrisponda esattamente a quello che sta cercando.
Best practices per scrivere una meta description Google friendly
Google utilizza diverse “fonti” per determinare lo snippet appropriato, tra cui le informazioni contenute nella meta description o, in alternativa, quelle presenti sulla pagina. Vediamo, di seguito, quali sono gli elementi necessari per scrivere una meta description che sia Google friendly.
Copy accurato e unico. La tua MD deve esprimere in modo piuttosto chiaro il vantaggio che l’utente otterrà se visiterà la tua pagina. Assicurati di usare le parole adeguate per convincere le persone a fare clic sul tuo risultato di ricerca, sufficientemente utili e di valore. Considera, inoltre, che la stesura di descrizioni univoche e originali contribuisce a migliorare il traffico organico: crea descrizioni che illustrino in modo preciso e descrittivo il tema trattato all’interno di una specifica pagina.
Secondo Backlinko, scrivere meta description uniche può aumentare il CTR organico del sito, fino al 5,8% in più rispetto alle pagine senza una descrizione.
Parola chiave. La keyword utilizzata dall’utente nella query di ricerca viene solitamente evidenziata in grassetto nella descrizione; ciò aiuta a catturare l’attenzione e a strutturare la descrizione in modo convincente, fornendo anche un segnale di pertinenza.
Lunghezza adeguata. Nel corso del tempo, l’ottimizzazione delle pagine web riscontra sempre nuove sfide, spesso legate alla gestione della lunghezza del testo. Sebbene non esistano dei veri e propri limiti per realizzare una meta description, è evidente che questa possa non essere funzionale nel caso fosse troppo ampia. Affinché si possa creare una MD che consenta una corretta visualizzazione su tutti i dispositivi, è opportuno orientare il testo tra i 144 e 160 caratteri. Anche WordPress, ad esempio, tende ad approvare un contenuto che rientri tra i valori appena indicati.
Call to action. L’invito all’azione, con connotazioni positive, può essere utile per convincere l’utente a visitare la tua pagina, soprattutto se si tratta di un eCommerce. CTA che contengono “scopri la nuova collezione”, “inizia la prova gratuita” possono spingere e motivare gli internauti a cliccare sulla tua pagina.
Quali gli errori più diffusi?
Quando si crea una meta description, è necessario conoscere anche quelli che sono gli errori più comuni.
Descrizioni generiche. Realizzare un testo in cui le informazioni sono forvianti o troppo generiche non è sinonimo di qualità. L’utenza è attratta da descrizioni curate, che offrano risposte concrete e immediate in relazione a ciò che stanno cercando.
Compilazione errata. Non è una rarità trovare descrizioni generate automaticamente da software e tool dedicati. Per quanto l’utilizzo di strumenti possa facilitare il lavoro, i generatori di meta description potrebbero non essere così puntuali e precisi nel creare una MD appropriata al contenuto della pagina.
Duplicazioni. Quando si tratta di eCommerce, un errore piuttosto frequente è quello di inserire, per prodotti diversi, la medesima meta description, spesso per non lasciare il meta tag vuoto. Considerando questa casistica, Google tende a modificare il testo visualizzato in SERP e di conseguenza rende inutile tale strategia.
Perché Google non mostra la meta description impostata?
Google conferma che la riscrittura delle meta description dipende dalla correlazione tra la query di ricerca e il contenuto della pagina. Assicurati, dunque, che la descrizione che fornisci sia effettivamente pertinente e utile, evitando di farcire in modo eccessivo la MD di keywords.
Come accennato in precedenza, Google potrebbe intervenire e cambiare lo snippet in SERP anche in caso di MD similari, replicate dunque su diverse pagine.
Meta description e CMS
La maggior parte dei CMS permette l’aggiunta della meta description direttamente all’interno del codice o tramite il campo preposto a seguito dell’installazione dei plugin.
Su PrestaShop, ad esempio, puoi aggiungere l’addon SEO Meta Tags Manager Module per una gestione ottimizzata delle MD, offrendo anche la possibilità di generare automaticamente il testo. In alternativa, puoi accedere alla sezione SEO direttamente dal pannello di controllo e aggiungere o modificare il meta tag selezionando ogni pagina prodotto.
Yoast SEO è invece il plugin più utilizzato dalla community di WordPress, con più di 5 milioni di installazioni. Iniziando a digitare nella sezione la meta description, la barra sottostante diventerà verde una volta raggiunta la lunghezza adeguata. Se non desideri installare un plugin, puoi modificare il codice: quest’operazione, però, richiede qualche conoscenza in fatto di coding e può essere tediosa se hai intenzione di aggiungere descrizioni alle singole pagine.