La Blockchain è un insieme di tecnologie che permettono di mantenere un registro distribuito di dati (Distributed Ledger), strutturato come una catena di blocchi contenente le transazioni. Spesso la si definisce come “registro digitale incorruttibile delle transazioni economiche che può essere programmato per registrare non solo le transazioni finanziarie, ma praticamente tutto ciò che ha valore”.
Per validare le modifiche da effettuare al registro, in assenza di un ente centrale, i nodi devono raggiungere il consenso (almeno il 51% dei nodi, idealmente). Pensiamo ad un sistema in cui due persone stringono un accordo: per validarlo servono dei testimoni e la stessa cosa succede in ambito blockchain.
Più nodi ci sono, più aumenta la sicurezza del sistema!
Indice dei contenuti:
Come funziona la blockchain?
Anche se sembra complesso, in realtà il funzionamento della blockchain è abbastanza semplice:
- Ogni blocco, solitamente, include un hash, ossia un’impronta digitale del nuovo blocco autenticato impossibile da mutare o modificare successivamente. Questo hash, quindi, identifica il blocco in modo univoco e permette di collegarlo al blocco successivo tramite la sua identificazione.
- Ogni blocco contiene diverse transazioni, un hash che registra le informazioni relative al blocco di riferimento e un altro hash con le informazioni del blocco precedente.
In questo modo, è possibile creare una catena legando un blocco all’altro: se qualcuno tenta di modificare i dati, l’hash e l’intera catena si rompono.
La transazione contiene le informazioni relative all’indirizzo pubblico del ricevente, le caratteristiche della transazione e la firma crittografica che garantisce sicurezza e autenticità della transazione.
In sostanza, la blockchain è un registro pubblico e condiviso costituito da una serie di client o di nodi: è organizzata per aggiornarsi automaticamente su ciascuno dei client che partecipano al network e ogni operazione deve essere confermata automaticamente da tutti i singoli nodi attraverso software di crittografia garantendone l’identità digitale.
Per cifrare le transazioni eseguite è necessaria una grande potenza di calcolo visto che sono richiesti sempre più blocchi per autenticare le transazioni: i nodi che forniscono la potenza di calcolo vengono denominati miner e guadagnano una frazione di criptovaluta nuova (mai posseduta prima da altri e non presente in transazioni passate già registrate) per ogni blocco a cui partecipano.
Quali sono le caratteristiche della tecnologia blockchain?
La blockchain presenta diverse caratteristiche:
- Digitalizzazione dei dati: le informazioni e i dati vengono trasformati e conservati in formato digitale;
- Decentralizzazione: le informazioni sono distribuite su più nodi per garantire la sicurezza;
- Disintermediazione: non servono intermediari per gestire le transazioni;
- Trasparenza e verificabilità: il contenuto del registro è trasparente, consultabile e verificabile da parte di chiunque;
- Immutabilità del registro: i dati nel registro non possono essere modificati senza il consenso della rete;
- Tracciabilità dei trasferimenti: ogni elemento del registro è tracciabile ed è possibile risalire alla relativa provenienza;
- Programmabilità dei trasferimenti: ogni operazione può essere programmata.
Blockchain: dai Bitcoin all’Internet of Value
La nascita del Bitcoin definisce la prima transazione basata su blockchain nel 2009. Consiste in un protocollo realizzato per implementare sistema di pagamenti elettronici peer to peer in grado di funzionare senza intermediari finanziari.
Il Bitcoin è la prima criptovaluta ad utilizzare una nuova tipologia di registro distribuito per tenere traccia di tutte le transazioni, ricompensando sempre in Bitcoin chi fornisce potenza di calcolo per generare nuovi blocchi da autenticare.
In queste transazioni, lo scambio di valore è quindi decentralizzato, sicuro e programmabile.
Ad oggi, i benefici della tecnologia blockchain ricadono in tutti i settori in cui è richiesta una certificazione delle informazioni come transazioni finanziarie, beni contabili, testamenti, passaggi di denaro. Tra i settori di spicco:
- Token
- Cittadinanza digitale
Nella tecnologia Blockchain l’asset digitale è unico e non è possibile duplicarlo. Nasce quindi l’Internet of Value definito come una rete digitale di nodi che si trasferiscono valore attraverso un sistema di algoritmi e regole crittografiche che permette di raggiungere il consenso, anche in assenza di fiducia, sulle modifiche da apportare a un registro distribuito che tiene traccia dei trasferimenti di asset digitali univoci.
Un esempio di Blockchain utilizzata non solo per criptovalute, ma anche per altro tipo di informazioni, è Ethereum.
Token
Un token è un insieme di informazioni digitali, registrate su un registro distribuito, che conferisce un diritto di proprietà su un asset e sulle informazioni stesse registrate sulla blockchain, che possono essere trasferite tramite un protocollo. I token possono essere fungibili o non fungibili.
- Fungible token: possono essere sostituiti con qualcosa di identico e sono legati alle criptovalute e alla moneta digitale. Il bene fungibile per eccellenza è il denaro, poiché una banconota di una data valuta e quantità, se autentica e integra, è sempre sostituibile da un’altra banconota di pari valuta e quantità
- Non-fungible token (NFT): presentano un codice identificativo che rende unica la proprietà. Usati per:
- Gestione dell’identità digitale
- Collectibles
- Progetti di tracciabilità (digital twin)
- Automazione dei processi di supply chain
- Voto elettronico
Cittadinanza digitale
Non solo in ambito crypto, artistico e digitale, l’evoluzione della blockchain si sta espandendo anche a livello statale, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dei documenti e delle pratiche.
Sviluppare sistemi di identità digitale attraverso la tecnologia blockchain significa che la cittadinanza digitale diventa condivisa e decentralizzata e, anche i sistemi di identificazione devono essere adeguati.
Pensiamo ad esempio allo SPID, in grado di seguire il paradigma SSI (self-sovereign identity) in cui l’utente può decidere che dati condividere della propria identità. Questo permette non solo di garantire la sicurezza dei dati ma anche di migliorare la gestione della privacy.
Cybersecurity e blockchain
Nessun sistema informatico e nuova tecnologia possono essere considerati sicuri al 100%. Sebbene alcune delle funzionalità alla base delle blockchain garantiscano l’immutabilità e l’integrità dei dati, proprio come altri sistemi è necessario adottare controlli e standard di sicurezza elevati, soprattutto a fronte della continua evoluzione degli attacchi informatici. Sicuramente, la blockchain ha aperto a nuove opportunità per quelle aziende che intraprendono un percorso di digitalizzazione. Ma in che modo questa tecnologia può essere utile alla causa?
Oltre a rendere le reti più sicure, può anche fornire agli utenti un’identità digitale “decentralizzata”, proteggendo i dati personali dalle violazioni. In questo modo, gli utenti dispongono di “portafogli di identità” digitali che memorizzano l’identità originale in un’unica posizione, dalla quale si può concedere o negare l’accesso a terzi. I wallets di identità non solo offrono agli utenti la facilità e la sicurezza per condividere le proprie informazioni, ma consentono agli utenti un maggiore controllo dei propri dati.